Auto ad alimentazione alternativa, nel mercato europeo cresce il peso delle ibride
di Dino Collazzo
Numeri positivi per i motori a carburanti alternativi. Il primo semestre del 2017 si è chiuso con 123.276 auto in più rispetto allo stesso periodo del 2016. Un dato positivo che mostra come l’industria delle quattro ruote stia investendo in ricerca per realizzare motori che sfruttino al meglio le prestazioni di gas ed elettricità.
I numeri non sono ancora quelli di un boom, ma più di un analista pensa che nel volgere di vent’anni le auto ad alimentazione alternativa rappresenteranno una grossa fetta del mercato automotive. Complice anche una serie di normative più stringenti sulle emissioni in atmosfera, l’industria delle quattro ruote ha iniziato a investire risorse sulla ricerca di motori, materiali, componenti e tecnologia in grado di produrre automobili con prestazioni simili a quelle alimentate a benzina e diesel. Il countdown è già iniziato.
Lo testimonia il fatto che diversi Paesi hanno annunciato di voler mettere al bando, nei prossimi anni, automobili ad alimentazione tradizionale a tutto vantaggio di veicoli con motori a gas, elettricità e ibridi. Francia e Regno Unito ne vieteranno la vendita a partire dal 2040, l’Olanda a partire dal 2025 e l’India pensa al 2030. Ma, la nazione su cui, più delle altre, sono puntati gli occhi dei costruttori è la Cina. Il principale produttore mondiale di vetture, pur non avendo ancora fissato una deadline in questo senso, ha iniziato a drenare risorse da investire in una mobilità che punti sul “fossil free”. In particolare sulla trazione elettrica dove detiene il primato mondiale sia per la costruzione (il 40% della produzione globale) sia per la vendita di auto a batteria e ibrido plug-in (336 mila nel 2016).
Le auto ad alimentazione alternativa in Europa
L’industria europea dell’auto da tempo sta investendo massicciamente nel settore dell’alimentazione alternativa. E lo dimostra il fatto che le case costruttrici hanno aumentato la produzione di veicoli con motori a gas, ibridi ed elettrici. Osservando i dati sui primi sei mesi del 2017, nel mercato Ue/Efta sono state immatricolate, secondo un’analisi realizzata da Anfia, 463.567 vetture di questo tipo. Numeri in linea con il trend di crescita registrato nelle rilevazioni delle stesso periodo degli anni precedenti. Infatti, rispetto al semestre del 2016 le auto vendute sono state 123.276 in più. Analizzando nel dettaglio il report si nota che ad aumentare sono state quelle ibride, mentre si è ridotto il peso delle elettriche ed elettrificate. In quest’ultimo caso a influire sull’andamento delle vendite è stata anche la scarsa presenza di infrastrutture per il loro rifornimento.
I maggiori mercati nell’area Ue/Efta
In ambito europeo il 70% del mercato a trazione alternativa è rappresentato da 5 Paesi: Italia (26,6%), Regno Unito (12,7%), Francia (11,5%), Germania (11%) e Norvegia (8,2%). Guardando ai singoli mercati nazionali si notano delle differenze. In Italia a prevalere è l’alimentazione a gas (Gpl e metano) con il 71,8%. Ciò è dovuto da tre fattori: la presenza di gas sul territorio – nello specifico il metano –; lo sviluppo tecnologico legato alla produzione di motori adatti a questo tipo di combustibile; la diffusione, sempre più capillare, di stazioni di servizio ad hoc. Un progresso che invece non si riscontra nel settore dell’elettrico plug-in dove scontiamo un pesante ritardo rispetto agli altri competitor europei. In questo caso è la Norvegia il paese in cui circolano più auto elettriche ed elettrificate.
Lo testimonia il fatto che diversi Paesi hanno annunciato di voler mettere al bando, nei prossimi anni, automobili ad alimentazione tradizionale a tutto vantaggio di veicoli con motori a gas, elettricità e ibridi. Francia e Regno Unito ne vieteranno la vendita a partire dal 2040, l’Olanda a partire dal 2025 e l’India pensa al 2030. Ma, la nazione su cui, più delle altre, sono puntati gli occhi dei costruttori è la Cina. Il principale produttore mondiale di vetture, pur non avendo ancora fissato una deadline in questo senso, ha iniziato a drenare risorse da investire in una mobilità che punti sul “fossil free”. In particolare sulla trazione elettrica dove detiene il primato mondiale sia per la costruzione (il 40% della produzione globale) sia per la vendita di auto a batteria e ibrido plug-in (336 mila nel 2016).
Le auto ad alimentazione alternativa in Europa
L’industria europea dell’auto da tempo sta investendo massicciamente nel settore dell’alimentazione alternativa. E lo dimostra il fatto che le case costruttrici hanno aumentato la produzione di veicoli con motori a gas, ibridi ed elettrici. Osservando i dati sui primi sei mesi del 2017, nel mercato Ue/Efta sono state immatricolate, secondo un’analisi realizzata da Anfia, 463.567 vetture di questo tipo. Numeri in linea con il trend di crescita registrato nelle rilevazioni delle stesso periodo degli anni precedenti. Infatti, rispetto al semestre del 2016 le auto vendute sono state 123.276 in più. Analizzando nel dettaglio il report si nota che ad aumentare sono state quelle ibride, mentre si è ridotto il peso delle elettriche ed elettrificate. In quest’ultimo caso a influire sull’andamento delle vendite è stata anche la scarsa presenza di infrastrutture per il loro rifornimento.
I maggiori mercati nell’area Ue/Efta
In ambito europeo il 70% del mercato a trazione alternativa è rappresentato da 5 Paesi: Italia (26,6%), Regno Unito (12,7%), Francia (11,5%), Germania (11%) e Norvegia (8,2%). Guardando ai singoli mercati nazionali si notano delle differenze. In Italia a prevalere è l’alimentazione a gas (Gpl e metano) con il 71,8%. Ciò è dovuto da tre fattori: la presenza di gas sul territorio – nello specifico il metano –; lo sviluppo tecnologico legato alla produzione di motori adatti a questo tipo di combustibile; la diffusione, sempre più capillare, di stazioni di servizio ad hoc. Un progresso che invece non si riscontra nel settore dell’elettrico plug-in dove scontiamo un pesante ritardo rispetto agli altri competitor europei. In questo caso è la Norvegia il paese in cui circolano più auto elettriche ed elettrificate.