Il motore "grippato" dell’economia tedesca
Gennaro Speranza, Econometrica
A rallentare la corsa la debolezza del settore automotive. Guerra dei dazi e Dieselgate tra i fattori che hanno inciso su produzione ed esportazioni
Anche alla locomotiva più veloce, ad un certo punto, capita di rallentare. È quanto sta accadendo alla Germania. Secondo i dati diffusi da Destatis (l’ufficio federale di statistica della Germania), nel 2019 il Pil è cresciuto soltanto dello 0,6%. Si tratta dell’incremento più basso degli ultimi sei anni, più che dimezzato rispetto al 2018, quando fu dell’1,5%. Il dato è ancora peggiore se confrontato con quello del 2017, quando il Pil segnò una crescita del 2,5%. Un campanello d’allarme, dunque, per lo stato di salute dell’economia della locomotiva d’Europa.
Il maggior contributo al declino arriva dalla debolezza del settore automotive, che rappresenta la spina dorsale dell’economia tedesca. Stando ai dati della federazione industriale tedesca Vda citati dal Sole 24 Ore, nel 2019 è stato registrato un importante calo delle esportazioni di auto (-13% sul 2018). Considerando che la Germania, da sola, rappresenta il 6% del mercato mondiale, si intuisce come questo dato desti non poca preoccupazione. Anche sul versante produttivo le cose non vanno per il meglio. La produzione di auto nel 2019 è scesa infatti per il terzo anno consecutivo, toccando il livello più basso dal 1997: 4,7 milioni di unità realizzate (-9%). Questa discesa è arrivata dopo il -9,3% registrato nel 2018 sul 2017. E se le nuove immatricolazioni di autovetture sul mercato interno sono aumentate del 5% (3,6 milioni le unità immesse in circolazione lo scorso anno), quest’ultimo valore non arriva a compensare il mancato export e il calo di produzione.
La Germania, insomma, è tradita proprio dal motore della sua potente economia: le auto. Ma quali sono le cause di questa battuta d’arresto che, tra l’altro, potrebbe riverberarsi sull’economia dell’eurozona e in particolare di quella italiana, che proprio in Germania ha il suo principale mercato di sbocco estero? Come sottolineano gli osservatori economici, ad incidere sul delicato momento tedesco è sicuramente lo scontro commerciale in atto tra Stati Unita e Cina. La cosiddetta guerra dei dazi sta creando infatti problemi commerciali nel panorama geopolitico mondiale che si ripercuotono i tutti i Paesi e investono soprattutto la produzione manifatturiera (all’interno della quale l’auto è il tradizionale cavallo di battaglia). In Germania questa tensione è avvertita particolarmente perché la Cina è stata per anni il miglior alleato dei tedeschi. Basti pensare che nel 2018 quasi un quarto di tutte le auto vendute in Cina erano tedesche (fonte ING Think). Da alcuni mesi, però, il mercato cinese dell’auto ha rallentato e non sembra più garantire uno sbocco sicuro per le esportazioni made in Germany.
Il maggior contributo al declino arriva dalla debolezza del settore automotive, che rappresenta la spina dorsale dell’economia tedesca. Stando ai dati della federazione industriale tedesca Vda citati dal Sole 24 Ore, nel 2019 è stato registrato un importante calo delle esportazioni di auto (-13% sul 2018). Considerando che la Germania, da sola, rappresenta il 6% del mercato mondiale, si intuisce come questo dato desti non poca preoccupazione. Anche sul versante produttivo le cose non vanno per il meglio. La produzione di auto nel 2019 è scesa infatti per il terzo anno consecutivo, toccando il livello più basso dal 1997: 4,7 milioni di unità realizzate (-9%). Questa discesa è arrivata dopo il -9,3% registrato nel 2018 sul 2017. E se le nuove immatricolazioni di autovetture sul mercato interno sono aumentate del 5% (3,6 milioni le unità immesse in circolazione lo scorso anno), quest’ultimo valore non arriva a compensare il mancato export e il calo di produzione.
La Germania, insomma, è tradita proprio dal motore della sua potente economia: le auto. Ma quali sono le cause di questa battuta d’arresto che, tra l’altro, potrebbe riverberarsi sull’economia dell’eurozona e in particolare di quella italiana, che proprio in Germania ha il suo principale mercato di sbocco estero? Come sottolineano gli osservatori economici, ad incidere sul delicato momento tedesco è sicuramente lo scontro commerciale in atto tra Stati Unita e Cina. La cosiddetta guerra dei dazi sta creando infatti problemi commerciali nel panorama geopolitico mondiale che si ripercuotono i tutti i Paesi e investono soprattutto la produzione manifatturiera (all’interno della quale l’auto è il tradizionale cavallo di battaglia). In Germania questa tensione è avvertita particolarmente perché la Cina è stata per anni il miglior alleato dei tedeschi. Basti pensare che nel 2018 quasi un quarto di tutte le auto vendute in Cina erano tedesche (fonte ING Think). Da alcuni mesi, però, il mercato cinese dell’auto ha rallentato e non sembra più garantire uno sbocco sicuro per le esportazioni made in Germany.