Il Regolamento delegato 1244/2021: la Commissione europea adotta il SERMI
Massimo Brunamonti
La nuova normativa modifica il Regolamento generale di omologazione di tipo dei veicoli a motore
Bisogna prendere atto che la Commissione europea ha mantenuto la parola e quello che era stato annunciato è stato fatto: il 30 luglio è stato pubblicato il Regolamento Delegato 1244/2021 con il quale si modifica il Regolamento generale di omologazione di tipo dei veicoli a motore (il “famoso” Regolamento 858/2018) aggiungendo quello che serve per cominciare finalmente a “gestire” l’accesso ai dati di manutenzione e riparazione. Stiamo parlando di meccanismi e standard tecnici per l’accreditamento e l’accesso ai portali dei costruttori senza i quali non si può ottenere la tanto auspicata non discriminazione tra autoriparatori indipendenti e organizzati. Gli “standard” e i “meccanismi” che il Regolamento Delegato adotta sono l’ISO 18541 e il SERMI; il primo standardizza l’accesso e il secondo gestisce l’accreditamento attraverso il quale ogni operatore del settore (indipendente e non) è autorizzato ad accedere a tali portali.
In altre parole, mediante il SERMI qualsiasi operatore potrà registrarsi e farsi autorizzare in modo anonimo e non discriminatorio utilizzando strumenti e software standardizzati secondo l’ISO 18541 forniti da operatori di mercato, anche questi indipendenti e non. Che un tale provvedimento fosse necessario era ben evidente. L’iniziativa della Commissione Europea, che ha finalmente rotto gli indugi e sancito l’adozione di ISO 18541 e SERMI, è un passo vitale per porre fine ad abusi più o meno mascherati da esigenze di sicurezza. Ma nel salutare la positiva no vità non possiamo non notare che questo da solo non basta e non può che essere il primo passo verso una definitiva e complessiva protezione del diritto alla concorrenza in un ambito di sicurezza informatica. Vediamo un po’ in dettaglio di cosa stiamo parlando. Intanto lo standard ISO 18541: senza entrare in inutili tecnicismi vale la pena di notare che tale standard è in continua evoluzione a la Commissione ne ha dovuto adottare una versione consolidata, conscia del fatto che il regolamento si dovrà evolvere con l’evoluzione della tecnologia. Quello che manca però è il meccanismo attraverso il quale si gestirà questa evoluzione che è necessario per scandire tempi e modi per le necessarie modifiche della legge.
Per quanto riguarda il SERMI poi il problema è ancora più importante perché il Regolamento lo adotta per “l’approvazione e l’autorizzazione degli operatori indipendenti ai fini della concessione dell’accesso alle informazioni sulla riparazione e la manutenzione (RMI) del veicolo connesse alla sicurezza” cioè “le informazioni, il software, le funzioni e i servizi necessari per la riparazione e la manutenzione delle funzioni inserite in un veicolo dal costruttore per prevenire il furto o la sottrazione del veicolo”. Forse questo era l’unico modo per cominciare ma è importante insistere sul fatto che il SERMI dovrà essere quanto prima esteso a tutti i dati di manutenzione e riparazione, come da tempo sostiene l’alleanza per la libertà nell’autoriparazione AFCAR, soprattutto in vista dell’adozione dei regolamenti UNECE sulla sicurezza informatica. Un SERMI operante a 360 gradi per tutti i dati di manutenzione e riparazione e adeguato alla sicurezza informatica è vitale per uno sviluppo competitivo del settore. Purtroppo tutto il mondo è paese: i problemi che abbiamo noi in Europa sono gli stessi che hanno gli operatori Americani e di altre parti del mondo evoluto. Negli USA è in corso una grossa “battaglia” sulla cosiddetta “Massachussets Bill” che impone il libero accesso ai dati tecnici per proteggere la libera concorrenza contro tentativi di “monopolio” o “dominio” purtroppo non infrequenti nel nostro settore. Non si vuole qui fare confronti tra situazioni e legislazioni diverse ma è utile e doveroso rilevare comuni atteggiamenti che ledono il diritto del cittadino alla libera concorrenza, fondamentale nella nostra società.
In altre parole, mediante il SERMI qualsiasi operatore potrà registrarsi e farsi autorizzare in modo anonimo e non discriminatorio utilizzando strumenti e software standardizzati secondo l’ISO 18541 forniti da operatori di mercato, anche questi indipendenti e non. Che un tale provvedimento fosse necessario era ben evidente. L’iniziativa della Commissione Europea, che ha finalmente rotto gli indugi e sancito l’adozione di ISO 18541 e SERMI, è un passo vitale per porre fine ad abusi più o meno mascherati da esigenze di sicurezza. Ma nel salutare la positiva no vità non possiamo non notare che questo da solo non basta e non può che essere il primo passo verso una definitiva e complessiva protezione del diritto alla concorrenza in un ambito di sicurezza informatica. Vediamo un po’ in dettaglio di cosa stiamo parlando. Intanto lo standard ISO 18541: senza entrare in inutili tecnicismi vale la pena di notare che tale standard è in continua evoluzione a la Commissione ne ha dovuto adottare una versione consolidata, conscia del fatto che il regolamento si dovrà evolvere con l’evoluzione della tecnologia. Quello che manca però è il meccanismo attraverso il quale si gestirà questa evoluzione che è necessario per scandire tempi e modi per le necessarie modifiche della legge.
Per quanto riguarda il SERMI poi il problema è ancora più importante perché il Regolamento lo adotta per “l’approvazione e l’autorizzazione degli operatori indipendenti ai fini della concessione dell’accesso alle informazioni sulla riparazione e la manutenzione (RMI) del veicolo connesse alla sicurezza” cioè “le informazioni, il software, le funzioni e i servizi necessari per la riparazione e la manutenzione delle funzioni inserite in un veicolo dal costruttore per prevenire il furto o la sottrazione del veicolo”. Forse questo era l’unico modo per cominciare ma è importante insistere sul fatto che il SERMI dovrà essere quanto prima esteso a tutti i dati di manutenzione e riparazione, come da tempo sostiene l’alleanza per la libertà nell’autoriparazione AFCAR, soprattutto in vista dell’adozione dei regolamenti UNECE sulla sicurezza informatica. Un SERMI operante a 360 gradi per tutti i dati di manutenzione e riparazione e adeguato alla sicurezza informatica è vitale per uno sviluppo competitivo del settore. Purtroppo tutto il mondo è paese: i problemi che abbiamo noi in Europa sono gli stessi che hanno gli operatori Americani e di altre parti del mondo evoluto. Negli USA è in corso una grossa “battaglia” sulla cosiddetta “Massachussets Bill” che impone il libero accesso ai dati tecnici per proteggere la libera concorrenza contro tentativi di “monopolio” o “dominio” purtroppo non infrequenti nel nostro settore. Non si vuole qui fare confronti tra situazioni e legislazioni diverse ma è utile e doveroso rilevare comuni atteggiamenti che ledono il diritto del cittadino alla libera concorrenza, fondamentale nella nostra società.