Focus su auto connesse ed elettriche: le anteprime dal report di SicurAUTO.it
Enrica Lazzarini
Quattro chiacchere con Claudio Cangialosi, direttore SicurAuto.it, per approfondire i temi che verranno presentati a Futurmotive – Expo & Talks
A Futurmotive – Expo & Talks il 16 novembre alle ore 11.00 verrà presentato il “Report Auto connesse ed elettriche: le opportunità di oggi e domani” a cura di SicurAUTO.it. Ne abbiamo approfittato per fare qualche domanda a Claudio Cangialosi, direttore di SicurAUTO.it che presenterà il progetto completo proprio durante la prima giornata dell’evento.
- Claudio, senza svelarci troppo del report “Auto Connesse ed Elettriche: il cambiamento è già in atto” che presenterete a Futurmotive, puoi darci qualche piccola anteprima? Ad esempio, con l'aumento delle auto connesse in Italia, qual è la situazione attuale riguardo ai costi di abbonamento per i servizi connessi? E quali potrebbero essere le implicazioni per i consumatori nel lungo termine?
La connettività è diventata sempre più una caratteristica standard per molti nuovi veicoli, senza eccezioni di segmento, tipologia e alimentazione. Le auto dotate di funzioni di connettività remota tramite il sistema Infotainment e le App delle Case, hanno quasi sempre dei costi di abbonamento, di cui raramente i potenziali acquirenti sono a conoscenza prima dell’acquisto, come sveleremo nel nostro nuovo report. La maggior parte dei Brand offrono un servizio di gratuità per un periodo molto variabile che decorre dalla consegna al cliente e alla scadenza i consumatori si ritrovano in un vero labirinto di offerte di rinnovo.
Quando il Costruttore include tutti i servizi in un solo pacchetto, il rinnovo annuo diventa una quota importante dei costi di utilizzo dell’auto. Ma abbiamo scoperto di più: alcune Case auto, applicano costi di rinnovo differenziati tra il primo e il secondo proprietario. Questo dettaglio, che molti consumatori ignorano, ci ha spinto ad approfondire anche cosa succede quando un’auto connessa cambia proprietario, quali procedure bisogna eseguire e quali servizi passano di mano assieme all’auto o si interrompono. Anche in questo caso, abbiamo scoperto un mare magnum di procedure su cui facciamo chiarezza. Sul tema portiamo anche i risultati di un’indagine della Commissione Europea che dimostra quanto ci sia ancora tanto da fare sul tema trasparenza e Privacy.
- Con l'espansione delle auto elettriche, ci sono dati o statistiche che indicano come i costi di manutenzione e tagliando possano variare rispetto ai veicoli tradizionali?
La diffusione delle auto elettriche nei listini delle Case auto ha suscitato sempre un grande interesse in termini di costi operativi e di manutenzione rispetto ai veicoli a combustione interna. Come abbiamo dimostrato anche nei precedenti report, grazie a meno componenti da sostituire (cinghie di distribuzione e servizi, candele di accensione, lubrificanti motore, etc.) il costo del tagliando tende ad essere più basso nelle EV rispetto alle ICE. Tuttavia, non è una costante per tutte le Case e tutti i modelli.
Anzi, indagando sui costi di manutenzione ordinaria delle 10 auto elettriche più rappresentative dell’attuale mercato, abbiamo fatto eclatanti scoperte: in qualche caso basta scegliere un allestimento più ricco per ritrovarsi a pagare poi costi di manutenzione molto più alti o sostituzioni inaspettate per chi pensava di acquistare un’auto elettrica per risparmiare. Il nostro report vuole fare chiarezza anche su questo, informando i consumatori sui costi reali e ufficiali che abbiamo chiesto agli Uffici Stampa delle Case auto.
- La cybersecurity è una preoccupazione crescente nell'ambito delle auto connesse. Ci sono stati molti casi – finiti anche sui social – di hacker che in pochi minuti riescono a violare la sicurezza di un veicolo connesso. Quali sono le misure di sicurezza in atto per affrontare questa minaccia?
È vero, la cybersecurity è diventata una grande preoccupazione per l'industria automobilistica, anche più dell’elettrificazione, man mano che le auto sono diventate più "connesse". Ed è anche la scusa che ha portato le Case ad introdurre i famosi blocchi alle centraline. Blocchi che grazie al SERMI (di cui porteremo tutti i dati e i dettagli più aggiornati) saranno man mano superati. Tuttavia c’è ancora tanto da fare riguardo al “Right to Repair”, sia in Europa che nel mondo. In questo report portiamo anche il punto di vista dei rappresentanti delle maggiori associazioni che difendono la libera concorrenza dell’IAM e che hanno firmato il Global Vehicle Right to Repair Position Statement.
Tornando alla connettività, oggi molte auto nuove si possono controllare a distanza tramite un’applicazione, è possibile aprire le porte, abilitare l’avviamento e molto altro. Grazie ad un’intervista esclusiva ad un hacker, abbiamo scoperto che proprio una delle maggiori Case automobilistiche ritenuta tra le più innovative in fatto di connettività, ha dei grossi bug che lasciano ‘porte’ aperte all’accesso di possibili malintenzionati che sappiano cosa fare. Ma questo è solo uno dei vari approfondimenti e interviste a vari esperti in cybersecurity ci hanno spiegato quanto sono davvero protette le auto connesse e le colonnine di ricarica on grid da attacchi informatici e quali sono i modi per proteggersi.
- Con l'innovazione nel settore dell'elettrificazione, come sta cambiando la filiera dell'aftermarket e quali opportunità o sfide si presentano per le reti di officine e i fornitori di servizi?
Aver realizzato i precedenti report ci ha permesso di prevedere alcuni cambiamenti del settore IAM, ad esempio riguardo ai costi di manodopera per le auto elettriche applicati nelle officine indipendenti. Da oltre un anno sostengo che vedremo costi di manodopera più alti per le auto elettriche rispetto a quelle ICE. Durante le riprese fatte per documentare come si fa e cosa comprende il tagliando di un’auto elettrica, abbiamo scoperto che proprio l’officina dove eravamo (tra le più grandi e specializzate in auto elettriche in Italia) si applicano costi di manodopera più alti per le elettriche. Di quanto? Lo scopriremo durante la presentazione.
Inoltre, grazie al contributo del nostro storico main sponsor LKQ RHIAG, riusciamo a raccontare il futuro dell’autoriparazione basato sull’impiego di strumenti innovativi, che in alcune officine è già una realtà concreta con cui i professionisti potranno distinguersi. Non solo l’elettrificazione, ma anche la connettività, sono i due poli attorno ai quali si stanno discutendo molte normative al livello europeo con un enorme impatto sul mercato IAM. Nel report ci saranno molti approfondimenti e interviste, utili agli operatori B2C e B2B che raccontano cosa sta succedendo in Europa e nel mondo.
- Le auto connesse stanno diventando sempre più comuni sulle strade europee. Quali sono le principali sfide e opportunità legate alle connected cars?
Le auto connesse rappresentano uno dei principali trend nell'industria automobilistica, ma stanno rivoluzionando già da diversi anni il modo con cui interagiamo con i veicoli e con l'ambiente circostante se pensiamo alle auto circolanti connesse con le black box aftermarket di Assicurazioni e flotte o al sistema eCall obbligatorio dal 2018, che però rischia di obsoleto su milioni di veicoli, come abbiamo scoperto durante la realizzazione del report.
Le auto connesse avranno un forte impatto su larga scala, che sarà positivo solo se non ci saranno posizioni di dominio privilegiate, come ci hanno raccontato molti intervistati impegnati alla Commissione europea a tutelare l’IAM dal monopolio dei Costruttori. La tecnologia corre più veloce delle norme e questo ritardo rischia di escludere dal mercato aftermarket (dalla riparazione alla fornitura di servizi) chi non può avere accesso ai veicoli connessi. Anche su questo abbiamo realizzato diverse indagini e approfondimenti per aiutare gli operatori dell’aftermarket automotive ad essere informati e preparati al cambiamento.
- Infine, puoi dirci di più sui i vostri partner e quali contributi porteranno a Futurmotive – Expo & Talks?
- Claudio, senza svelarci troppo del report “Auto Connesse ed Elettriche: il cambiamento è già in atto” che presenterete a Futurmotive, puoi darci qualche piccola anteprima? Ad esempio, con l'aumento delle auto connesse in Italia, qual è la situazione attuale riguardo ai costi di abbonamento per i servizi connessi? E quali potrebbero essere le implicazioni per i consumatori nel lungo termine?
La connettività è diventata sempre più una caratteristica standard per molti nuovi veicoli, senza eccezioni di segmento, tipologia e alimentazione. Le auto dotate di funzioni di connettività remota tramite il sistema Infotainment e le App delle Case, hanno quasi sempre dei costi di abbonamento, di cui raramente i potenziali acquirenti sono a conoscenza prima dell’acquisto, come sveleremo nel nostro nuovo report. La maggior parte dei Brand offrono un servizio di gratuità per un periodo molto variabile che decorre dalla consegna al cliente e alla scadenza i consumatori si ritrovano in un vero labirinto di offerte di rinnovo.
Quando il Costruttore include tutti i servizi in un solo pacchetto, il rinnovo annuo diventa una quota importante dei costi di utilizzo dell’auto. Ma abbiamo scoperto di più: alcune Case auto, applicano costi di rinnovo differenziati tra il primo e il secondo proprietario. Questo dettaglio, che molti consumatori ignorano, ci ha spinto ad approfondire anche cosa succede quando un’auto connessa cambia proprietario, quali procedure bisogna eseguire e quali servizi passano di mano assieme all’auto o si interrompono. Anche in questo caso, abbiamo scoperto un mare magnum di procedure su cui facciamo chiarezza. Sul tema portiamo anche i risultati di un’indagine della Commissione Europea che dimostra quanto ci sia ancora tanto da fare sul tema trasparenza e Privacy.
- Con l'espansione delle auto elettriche, ci sono dati o statistiche che indicano come i costi di manutenzione e tagliando possano variare rispetto ai veicoli tradizionali?
La diffusione delle auto elettriche nei listini delle Case auto ha suscitato sempre un grande interesse in termini di costi operativi e di manutenzione rispetto ai veicoli a combustione interna. Come abbiamo dimostrato anche nei precedenti report, grazie a meno componenti da sostituire (cinghie di distribuzione e servizi, candele di accensione, lubrificanti motore, etc.) il costo del tagliando tende ad essere più basso nelle EV rispetto alle ICE. Tuttavia, non è una costante per tutte le Case e tutti i modelli.
Anzi, indagando sui costi di manutenzione ordinaria delle 10 auto elettriche più rappresentative dell’attuale mercato, abbiamo fatto eclatanti scoperte: in qualche caso basta scegliere un allestimento più ricco per ritrovarsi a pagare poi costi di manutenzione molto più alti o sostituzioni inaspettate per chi pensava di acquistare un’auto elettrica per risparmiare. Il nostro report vuole fare chiarezza anche su questo, informando i consumatori sui costi reali e ufficiali che abbiamo chiesto agli Uffici Stampa delle Case auto.
- La cybersecurity è una preoccupazione crescente nell'ambito delle auto connesse. Ci sono stati molti casi – finiti anche sui social – di hacker che in pochi minuti riescono a violare la sicurezza di un veicolo connesso. Quali sono le misure di sicurezza in atto per affrontare questa minaccia?
È vero, la cybersecurity è diventata una grande preoccupazione per l'industria automobilistica, anche più dell’elettrificazione, man mano che le auto sono diventate più "connesse". Ed è anche la scusa che ha portato le Case ad introdurre i famosi blocchi alle centraline. Blocchi che grazie al SERMI (di cui porteremo tutti i dati e i dettagli più aggiornati) saranno man mano superati. Tuttavia c’è ancora tanto da fare riguardo al “Right to Repair”, sia in Europa che nel mondo. In questo report portiamo anche il punto di vista dei rappresentanti delle maggiori associazioni che difendono la libera concorrenza dell’IAM e che hanno firmato il Global Vehicle Right to Repair Position Statement.
Tornando alla connettività, oggi molte auto nuove si possono controllare a distanza tramite un’applicazione, è possibile aprire le porte, abilitare l’avviamento e molto altro. Grazie ad un’intervista esclusiva ad un hacker, abbiamo scoperto che proprio una delle maggiori Case automobilistiche ritenuta tra le più innovative in fatto di connettività, ha dei grossi bug che lasciano ‘porte’ aperte all’accesso di possibili malintenzionati che sappiano cosa fare. Ma questo è solo uno dei vari approfondimenti e interviste a vari esperti in cybersecurity ci hanno spiegato quanto sono davvero protette le auto connesse e le colonnine di ricarica on grid da attacchi informatici e quali sono i modi per proteggersi.
- Con l'innovazione nel settore dell'elettrificazione, come sta cambiando la filiera dell'aftermarket e quali opportunità o sfide si presentano per le reti di officine e i fornitori di servizi?
Aver realizzato i precedenti report ci ha permesso di prevedere alcuni cambiamenti del settore IAM, ad esempio riguardo ai costi di manodopera per le auto elettriche applicati nelle officine indipendenti. Da oltre un anno sostengo che vedremo costi di manodopera più alti per le auto elettriche rispetto a quelle ICE. Durante le riprese fatte per documentare come si fa e cosa comprende il tagliando di un’auto elettrica, abbiamo scoperto che proprio l’officina dove eravamo (tra le più grandi e specializzate in auto elettriche in Italia) si applicano costi di manodopera più alti per le elettriche. Di quanto? Lo scopriremo durante la presentazione.
Inoltre, grazie al contributo del nostro storico main sponsor LKQ RHIAG, riusciamo a raccontare il futuro dell’autoriparazione basato sull’impiego di strumenti innovativi, che in alcune officine è già una realtà concreta con cui i professionisti potranno distinguersi. Non solo l’elettrificazione, ma anche la connettività, sono i due poli attorno ai quali si stanno discutendo molte normative al livello europeo con un enorme impatto sul mercato IAM. Nel report ci saranno molti approfondimenti e interviste, utili agli operatori B2C e B2B che raccontano cosa sta succedendo in Europa e nel mondo.
- Le auto connesse stanno diventando sempre più comuni sulle strade europee. Quali sono le principali sfide e opportunità legate alle connected cars?
Le auto connesse rappresentano uno dei principali trend nell'industria automobilistica, ma stanno rivoluzionando già da diversi anni il modo con cui interagiamo con i veicoli e con l'ambiente circostante se pensiamo alle auto circolanti connesse con le black box aftermarket di Assicurazioni e flotte o al sistema eCall obbligatorio dal 2018, che però rischia di obsoleto su milioni di veicoli, come abbiamo scoperto durante la realizzazione del report.
Le auto connesse avranno un forte impatto su larga scala, che sarà positivo solo se non ci saranno posizioni di dominio privilegiate, come ci hanno raccontato molti intervistati impegnati alla Commissione europea a tutelare l’IAM dal monopolio dei Costruttori. La tecnologia corre più veloce delle norme e questo ritardo rischia di escludere dal mercato aftermarket (dalla riparazione alla fornitura di servizi) chi non può avere accesso ai veicoli connessi. Anche su questo abbiamo realizzato diverse indagini e approfondimenti per aiutare gli operatori dell’aftermarket automotive ad essere informati e preparati al cambiamento.
- Infine, puoi dirci di più sui i vostri partner e quali contributi porteranno a Futurmotive – Expo & Talks?
Il report è stato realizzato con il prezioso supporto del Main Sponsor LKQ RHIAG, il Platinum Sponsor carVertical, i Golden Sponsor Cobat ed Europ Assistance, e i Silver Sponsor Arval e Varta/Clarios. Senza dimenticare i prestigiosi patrocini di ANFIA e Autopromotec, nonché il contributo dell’Osservatorio Connected Car & Mobility del Politecnico di Milano che ha raccolto la nostra idea di realizzare un’indagine sui connettività e accesso ai dati di riparazione tra gli autoriparatori IAM, indagine realizzata insieme al prezioso contributo degli associati CNA.
Il report è frutto di un corposo lavoro della redazione di SicurAUTO.it durato 9 mesi e che comprenderà oltre 50 approfondimenti ed infografiche i cui highlights presenteremo in anteprima proprio al FuturMotive. Alcuni dei nostri Partner racconteranno e commenteranno sul palco insieme a me le informazioni condivise, per un evento all’insegna della condivisione di dati utili a tutta la filiera aftermarket, vi aspetto.
Il report è frutto di un corposo lavoro della redazione di SicurAUTO.it durato 9 mesi e che comprenderà oltre 50 approfondimenti ed infografiche i cui highlights presenteremo in anteprima proprio al FuturMotive. Alcuni dei nostri Partner racconteranno e commenteranno sul palco insieme a me le informazioni condivise, per un evento all’insegna della condivisione di dati utili a tutta la filiera aftermarket, vi aspetto.