Qualcosa si muove
Renzo Servadei
In vigore dal 7 luglio un provvedimento fondamentale per la sicurezza stradale: obbligatori i sistemi di monitoraggio di pressione su veicoli pesanti e i loro rimorchi
Siamo sommersi da così tanti adempimenti burocratici di cui spesso non comprendiamo la reale utilità, da far passare in secondo piano notizie su norme che invece sono fondamentali per la sicurezza della circolazione. Uno dei provvedimenti più importanti che entrerà in vigore nei prossimi mesi è contenuto nel regolamento Ue 2019/2144 che impone, a far data dal 7 luglio prossimo, l’obbligatorietà dei sistemi di monitoraggio della pressione sui veicoli pesanti e sui loro rimorchi immatricolati, commercializzati e messi in circolazione.
Si tratta di un provvedimento fondamentale per la sicurezza stradale: gli operatori del settore sanno bene infatti come molte avarie a cui può andare incontro il pneumatico derivano proprio dalla circolazione con pressione errata. Peraltro, mentre sui veicoli più recenti è possibile conoscere quasi in tempo reale dati quali lo stato della meccanica e dei consumi, gli itinerari, comportamenti di guida dell’autista e così via, sui pneumatici questo controllo è ancora molto limitato, con conseguenze negative anche su altri aspetti della gestione del trasporto, come per esempio il costo chilometrico. È necessario quindi che il settore colga questa importante occasione per spingere su altri elementi essenziali per dare piena attuazione alla norma: primo, un sistema satellitare di rilevazione delle anomalie, perché, evidentemente, se l’autista vede accendersi una spia e continua imperterrito la marcia, il sistema di controllo serve a poco.
Il secondo elemento essenziale è fare in modo che, nel mare magnum dei sistemi di controllo pressione che i vari costruttori mettono in campo, il gommista – che è effettivamente la persona che effettua la manutenzione del pneumatico – venga messo nelle migliori condizioni per effettuare il proprio lavoro. In questo modo daremo un aiuto concreto alla sicurezza della circolazione attraverso il principale patrimonio della categoria, la professionalità.
Si tratta di un provvedimento fondamentale per la sicurezza stradale: gli operatori del settore sanno bene infatti come molte avarie a cui può andare incontro il pneumatico derivano proprio dalla circolazione con pressione errata. Peraltro, mentre sui veicoli più recenti è possibile conoscere quasi in tempo reale dati quali lo stato della meccanica e dei consumi, gli itinerari, comportamenti di guida dell’autista e così via, sui pneumatici questo controllo è ancora molto limitato, con conseguenze negative anche su altri aspetti della gestione del trasporto, come per esempio il costo chilometrico. È necessario quindi che il settore colga questa importante occasione per spingere su altri elementi essenziali per dare piena attuazione alla norma: primo, un sistema satellitare di rilevazione delle anomalie, perché, evidentemente, se l’autista vede accendersi una spia e continua imperterrito la marcia, il sistema di controllo serve a poco.
Il secondo elemento essenziale è fare in modo che, nel mare magnum dei sistemi di controllo pressione che i vari costruttori mettono in campo, il gommista – che è effettivamente la persona che effettua la manutenzione del pneumatico – venga messo nelle migliori condizioni per effettuare il proprio lavoro. In questo modo daremo un aiuto concreto alla sicurezza della circolazione attraverso il principale patrimonio della categoria, la professionalità.