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Marzo 2019

Incontro di Afcar con la Commissione europea

Massimo Brunamonti

Nell’incontro, tenutosi a inizio marzo a Bruxelles, si è affrontato il tema dello scambio dei dati di diagnosi
Afcar, l’Alleanza europea per la libertà nell’autoriparazione, a cui Aica partecipa attraverso Egea (Associazione europea delle attrezzature per autofficina), nella sua costante campagna di sensibilizzazione alle problematiche della libera concorrenza nel settore, ha ottenuto dalla Commissione europea la possibilità di incontrare i capi struttura dei cinque maggiori gabinetti coinvolti nella problematica. La cosa, al di là del suscitare la giusta soddisfazione di Afcar per il riconoscimento dell’importanza politica del settore, ha assunto carattere di eccezionalità per il fatto di aver riunito i cinque gabinetti in un unico incontro, cosa questa che ha permesso un dibattito estremamente concreto ed esaustivo.

L’incontro si è svolto l’8 marzo a Bruxelles nell’iconico Palazzo Berlaymont, sede degli uffici centrali della Commissione europea; i presenti per la Commissione sono stati Ivo Schmidt della Commissione Energia e Clima, Silke Obst della Commissione Trasporti, Grzegorz Radziejewski della Commissione Lavoro, Maximilian Strotmann della Commissione Mercato Unico Digitale e Enric Mitjana della Commissione Economia Digitale. Per Afcar erano presenti Sylvia Gotzen di Figiefa, Chris Carroll di Fia, Massimo Brunamonti di Egea e Jan Bambas Policy Manager di Afcar e Neil Pattemore in qualità di Technical Advisor. Inutile sottolineare l’importanza, a detta della stessa Commissione, degli argomenti sul tavolo; il fatto che si sia subito entrati nel vivo della problematica centrale del settore, che quella dell’accesso ai dati tecnici, la dice lunga sulla necessità politica per la Commissione di procedere a una soluzione legislativa efficacie, soprattutto ora che ci si avvia al passaggio di consegne con la futura Commissione che diventerà operativa dopo l‘estate a nuovo Parlamento europeo insediato. Da parte di Afcar, lo scopo prioritario dell’incontro era denunciare ancora una volta come le proposte portate avanti dai costruttori auto, quale l’Extended Vehicle, non solo non sono conformi alle esigenze di concorrenza su cui si fonda il mercato unico, ma addirittura non riescono neppure a configurarsi come piattaforma funzionante ed efficiente per lo scambio dei dati di diagnosi, al punto che tra gli stessi costruttori di auto, alcuni stanno ricorrendo ad alternative a bordo auto. Afcar, impegnata proprio adesso su richiesta dalla Commissione trasporti nel testare la funzionalità dell’Extended Vehicle, ha avuto gioco facile nel dimostrare i limiti della proposta, evidenziando come i test precedentemente previsti non posso neppure essere avviati a meno di non aggirare quello che dovrebbe essere il metodo di accesso e cioè l’Extended Vehicle.

L’interesse e la competenza dei rappresentanti delle Commissione presenti ha suscitato grande soddisfazione in tutta Afcar e l’udire la Commissione sostenere l’intento di concludere alcune iniziative importanti, quali il cosiddetto Sermi per l’accesso sicuro e qualificato alla porta diagnostica a bordo, ha contribuito a confermare il rapporto di collaborazione, ciascuno per le proprie competenze e autorità, sui cui basare il processo legislativo Europeo. Come piccolo corollario all’evento, saremmo felici di poter scrivere lo stesso per i nostri rapporti con i governi nazionali. In Italia, e non solo lì a quanto ci risulta, oggi si fa enorme fatica a interloquire con alcune Direzioni ministeriali incaricate di decidere su argomenti vitali per il settore. Non sappiamo perché un rapporto che è stato efficace e operativo in passato, si è trasformato adesso in una chiusura totale. Ci auguriamo che la cosa cambi presto a beneficio di tutta la comunità.



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