L'importanza della formazione per rimanere competitivi
Enrica Lazzarini
Ne abbiamo parlato con Stuart Charity, Chief Executive Officer, Australian Automotive Aftermarket Association
L’edizione 2022 di Autopromotec ha ospitato la terza edizione di “Associations in Motion” la conferenza globale periodica tra le varie associazioni mondiali di settore, nata dall’idea delle due associazioni AICA (Italia) e Auto Care (USA), a novembre del 2019 a Las Vegas a seguito di una conferenza globale di settore. L’incontro tenutosi a Bologna ha consentito alle associazioni di individuare delle tematiche comuni su cui lavorare per rendere uniforme, tra i vari paesi, le modalità con cui sostenere e rilanciare l’aftermarket indipendente. Come redazione abbiamo deciso di intervistare i relatori che hanno partecipato all’iniziativa così da condividere con i lettori il loro un punto di vista qualificato sull’andamento del settore.
Com’è stata la sua esperienza ad Autopromotec?
“Questa è stata la mia prima visita ad Autopromotec e avendo partecipato a quasi tutte le principali fiere aftermarket nel mondo sono rimasto estremamente colpito dalle dimensioni della fiera, dalla qualità degli stand degli espositori, dal programma eventi e dal numero di visitatori professionali. Dal mio punto di vista Autopromotec è stata particolarmente forte nel settore delle attrezzature per officina e nella carrozzeria ed è stato un piacere testimoniare che tutte le demo e i workshop organizzati dagli espositori presso i propri stand sono stati ampiamente seguiti durante tutti i giorni di manifestazione. Classificherei Autopromotec tra le prime 5 fiere aftermarket a livello globale e mi congratulo con gli organizzatori per aver realizzato la fantastica edizione di quest'anno”.
Come ha trovato il settore dell’aftermarket automotive dopo 3 anni di restrizioni legate al Covid?
“Data la pausa imposta dal covid, non ero sicuro di come l'industria avrebbe risposto alla prima grande fiera dell'aftermarket automobilistico che tenutasi in Europa dopo 3 anni, tuttavia devo dire che sono rimasto piacevolmente sorpreso dal numero di visitatori che continuava a crescere lungo il corso della manifestazione fieristica. È chiaro per me che, nonostante le sfide significative che il nostro settore ha dovuto affrontare negli ultimi anni, la domanda ha retto molto bene e gli imprenditori e i manager erano molto ansiosi di imparare come adeguare le loro attività per adattarsi alla tecnologia in rapida evoluzione nel nostro settore industriale”.
Tra i tanti temi discussi allo IAM, quali sono secondo lei le principali attività su cui dovrebbero concentrarsi le associazioni di categoria?
“Al momento abbiamo 3 questioni principali all'ordine del giorno: rendere operativa la nuova legge sulla condivisione obbligatoria dei dati, entrata in vigore il 1° luglio di quest'anno, che richiede a tutti i produttori di veicoli di fornire informazioni su assistenza e riparazione a tutti, sia concessionari che riparatori indipendenti, a condizioni commerciali eque e ragionevoli; affrontare la carenza e le lacune di competenze nel nostro settore. Dobbiamo diventare il settore preferito dei neodiplomati di talento e dobbiamo potenziare le conoscenze tecniche e le skill dei tecnici attuali in modo che possano lavorare sui veicoli complessi di oggi e di domani; garantire che la nostra industria sia pronta per il rapido aumento dei veicoli elettrici e a basse emissioni sulle nostre strade, che richiederanno formazione, strumenti e attrezzature aggiuntive”.
Che impatto sta avendo sul mercato l'attuale situazione geopolitica?
“L'impatto principale dell'attuale situazione geopolitica da una prospettiva australiana è sulle nostre catene di approvvigionamento. La carenza di materie prime e prodotti finiti sta esercitando una pressione al rialzo sui prezzi e sta mettendo in difficoltà i nostri fornitori che necessitano di forti livelli di scorte per soddisfare la domanda interna”.
“Questa è stata la mia prima visita ad Autopromotec e avendo partecipato a quasi tutte le principali fiere aftermarket nel mondo sono rimasto estremamente colpito dalle dimensioni della fiera, dalla qualità degli stand degli espositori, dal programma eventi e dal numero di visitatori professionali. Dal mio punto di vista Autopromotec è stata particolarmente forte nel settore delle attrezzature per officina e nella carrozzeria ed è stato un piacere testimoniare che tutte le demo e i workshop organizzati dagli espositori presso i propri stand sono stati ampiamente seguiti durante tutti i giorni di manifestazione. Classificherei Autopromotec tra le prime 5 fiere aftermarket a livello globale e mi congratulo con gli organizzatori per aver realizzato la fantastica edizione di quest'anno”.
Come ha trovato il settore dell’aftermarket automotive dopo 3 anni di restrizioni legate al Covid?
“Data la pausa imposta dal covid, non ero sicuro di come l'industria avrebbe risposto alla prima grande fiera dell'aftermarket automobilistico che tenutasi in Europa dopo 3 anni, tuttavia devo dire che sono rimasto piacevolmente sorpreso dal numero di visitatori che continuava a crescere lungo il corso della manifestazione fieristica. È chiaro per me che, nonostante le sfide significative che il nostro settore ha dovuto affrontare negli ultimi anni, la domanda ha retto molto bene e gli imprenditori e i manager erano molto ansiosi di imparare come adeguare le loro attività per adattarsi alla tecnologia in rapida evoluzione nel nostro settore industriale”.
Tra i tanti temi discussi allo IAM, quali sono secondo lei le principali attività su cui dovrebbero concentrarsi le associazioni di categoria?
“Al momento abbiamo 3 questioni principali all'ordine del giorno: rendere operativa la nuova legge sulla condivisione obbligatoria dei dati, entrata in vigore il 1° luglio di quest'anno, che richiede a tutti i produttori di veicoli di fornire informazioni su assistenza e riparazione a tutti, sia concessionari che riparatori indipendenti, a condizioni commerciali eque e ragionevoli; affrontare la carenza e le lacune di competenze nel nostro settore. Dobbiamo diventare il settore preferito dei neodiplomati di talento e dobbiamo potenziare le conoscenze tecniche e le skill dei tecnici attuali in modo che possano lavorare sui veicoli complessi di oggi e di domani; garantire che la nostra industria sia pronta per il rapido aumento dei veicoli elettrici e a basse emissioni sulle nostre strade, che richiederanno formazione, strumenti e attrezzature aggiuntive”.
Che impatto sta avendo sul mercato l'attuale situazione geopolitica?
“L'impatto principale dell'attuale situazione geopolitica da una prospettiva australiana è sulle nostre catene di approvvigionamento. La carenza di materie prime e prodotti finiti sta esercitando una pressione al rialzo sui prezzi e sta mettendo in difficoltà i nostri fornitori che necessitano di forti livelli di scorte per soddisfare la domanda interna”.
Ti sei perso l’evento ad Autopromotec? Su Youtube puoi rivedere la registrazione completa: