Le opportunità per l'aftermarket automotive
Francesca del Bello
Ne abbiamo parlato con Marcus Zahren, Associate Director, Automotive Aftermarket Solutions
L’edizione 2022 di Autopromotec ha ospitato la terza edizione di “Associations in Motion” la conferenza globale periodica tra le varie associazioni mondiali di settore, nata dall’idea delle due associazioni AICA (Italia) e Auto Care (USA), a novembre del 2019 a Las Vegas a seguito di una conferenza globale di settore. L’incontro tenutosi a Bologna ha consentito alle associazioni di individuare delle tematiche comuni su cui lavorare per rendere uniforme, tra i vari paesi, le modalità con cui sostenere e rilanciare l’aftermarket indipendente. Come redazione abbiamo deciso di intervistare i relatori che hanno partecipato all’iniziativa così da condividere con i lettori il loro un punto di vista qualificato sull’andamento del settore.
Com’è stata la sua esperienza ad Autopromotec?
"La manifestazione ha superato le mie aspettative sia in termini di numero degli espositori presenti, che per quanto riguarda il flusso di visitatori. Ho apprezzato molto lo spirito ottimistico e, naturalmente, rivedere finalmente di persona molti clienti, colleghi ed amici".
Come ha trovato il settore dell’aftermarket automotive dopo 3 anni di restrizioni legate al Covid?
"È stato interessante vedere come molte aziende hanno saputo adattarsi, innovarsi e presentarsi in modi nuovi, mentre altre semplicemente sono riapparse, dando l’impressione di non essere cambiate rispetto ai tempi del pre-Covid".
Tra i tanti temi discussi allo IAM, quali sono secondo lei le principali attività su cui dovrebbero concentrarsi le associazioni di categoria?
"Dalle mie riflessioni nate dagli incontri con i rappresentanti delle associazioni di categoria, credo che queste ultime dovrebbero concentrare le proprie attività su: aumentare la consapevolezza del mercato dell’autoriparazione indipendente e sui vantaggi che questo produce sulle scelte del consumatore; continuare a lottare per l’accesso ai dati come una risorsa chiave per il futuro; conquistare nuovi talenti e formare le risorse già esistenti per affrontare il cambio tecnologico e demografico".
Che impatto sta avendo sul mercato l'attuale situazione geopolitica?
"Con l’inflazione a livelli molto alti, le banche centrali in giro per il mondo stanno aumentando i tassi di interesse con rinnovata urgenza, sperando così di calmare l’inflazione rallentando la crescita di domanda aggregata e raggiungendo un maggiore equilibrio con l’offerta. Nel frattempo, la guerra della Russia con l’Ucraina ed i recenti lockdown nel territorio cinese hanno interrotto ulteriormente la catena di fornitura, aumentando la pressione sui costi. Con l’alto livello di inflazione che scuote la fiducia degli investitori e dei consumatori, le previsioni ci stanno avvicinando alla recessione. In Europa e Nord America le prospettive per un “atterraggio morbido” si stanno assottigliando. La situazione non è in grado di stimolare la domanda complessiva di interventi di autoriparazione. Nonostante alcuni veicoli verranno utilizzati più a lungo a causa della mancanza di veicoli nuovi, questi guadagni verranno probabilmente compensati da una riduzione in termini di distanze percorse e nella riduzione delle spese per la riparazione, dal momento che i consumatori sono costretti a spendere quote notevolmente superiori delle proprie entrate in energia e cibo. L’autoriparazione indipendente potrebbe avere un vantaggio sul mercato di primo equipaggiamento se sarà in grado di continuare ad offrire un servizio con un miglior rapporto qualità-prezzo ma, come in qualunque altro settore, anche i player dell’autoriparazione indipendente stanno affrontando prezzi d’acquisto e costi di energia molto maggiori".
"La manifestazione ha superato le mie aspettative sia in termini di numero degli espositori presenti, che per quanto riguarda il flusso di visitatori. Ho apprezzato molto lo spirito ottimistico e, naturalmente, rivedere finalmente di persona molti clienti, colleghi ed amici".
Come ha trovato il settore dell’aftermarket automotive dopo 3 anni di restrizioni legate al Covid?
"È stato interessante vedere come molte aziende hanno saputo adattarsi, innovarsi e presentarsi in modi nuovi, mentre altre semplicemente sono riapparse, dando l’impressione di non essere cambiate rispetto ai tempi del pre-Covid".
Tra i tanti temi discussi allo IAM, quali sono secondo lei le principali attività su cui dovrebbero concentrarsi le associazioni di categoria?
"Dalle mie riflessioni nate dagli incontri con i rappresentanti delle associazioni di categoria, credo che queste ultime dovrebbero concentrare le proprie attività su: aumentare la consapevolezza del mercato dell’autoriparazione indipendente e sui vantaggi che questo produce sulle scelte del consumatore; continuare a lottare per l’accesso ai dati come una risorsa chiave per il futuro; conquistare nuovi talenti e formare le risorse già esistenti per affrontare il cambio tecnologico e demografico".
Che impatto sta avendo sul mercato l'attuale situazione geopolitica?
"Con l’inflazione a livelli molto alti, le banche centrali in giro per il mondo stanno aumentando i tassi di interesse con rinnovata urgenza, sperando così di calmare l’inflazione rallentando la crescita di domanda aggregata e raggiungendo un maggiore equilibrio con l’offerta. Nel frattempo, la guerra della Russia con l’Ucraina ed i recenti lockdown nel territorio cinese hanno interrotto ulteriormente la catena di fornitura, aumentando la pressione sui costi. Con l’alto livello di inflazione che scuote la fiducia degli investitori e dei consumatori, le previsioni ci stanno avvicinando alla recessione. In Europa e Nord America le prospettive per un “atterraggio morbido” si stanno assottigliando. La situazione non è in grado di stimolare la domanda complessiva di interventi di autoriparazione. Nonostante alcuni veicoli verranno utilizzati più a lungo a causa della mancanza di veicoli nuovi, questi guadagni verranno probabilmente compensati da una riduzione in termini di distanze percorse e nella riduzione delle spese per la riparazione, dal momento che i consumatori sono costretti a spendere quote notevolmente superiori delle proprie entrate in energia e cibo. L’autoriparazione indipendente potrebbe avere un vantaggio sul mercato di primo equipaggiamento se sarà in grado di continuare ad offrire un servizio con un miglior rapporto qualità-prezzo ma, come in qualunque altro settore, anche i player dell’autoriparazione indipendente stanno affrontando prezzi d’acquisto e costi di energia molto maggiori".
Ti sei perso l’evento ad Autopromotec? Su Youtube puoi rivedere la registrazione completa: