Autoriparazioni, nel 2016 hanno aperto mille nuove officine
di Dino Collazzo
Continua a espandersi la rete di assistenza in Italia che ha chiuso gli ultimi 12 mesi con 86.499 imprese complessive registrando un più 1,16% rispetto al 2015. Bene gommisti e autolavaggi mentre restano costanti i dati delle categorie di meccanici e carrozzieri. Continua invece il trend negativo degli elettrauti. Ecco la fotografia scattata dall’Osservatorio Autopromotec
Si allarga la rete di assistenza delle officine di autoriparazione che oltre a crescere di numero diventano sempre più tecnologiche. Infatti, per tenere il passo con i cambiamenti nel settore dell’automotive, in tanti hanno iniziato a investire su attrezzature e strumentazioni all’avanguardia, oltre che su una migliore formazione del personale. Chi decide oggi di avviare una propria attività lo fa avendo in testa un preciso business plan. Nel 2016, secondo i dati dell’Osservatorio Autopromotec (fonte: CERVED), in Italia gli autoriparatori sono stati 86.499 facendo registrare una crescita dell’1,16% (993 in più) rispetto al 2015.
Guardando nel dettaglio dei singoli settori si nota che l’incremento maggiore si è avuto tra le imprese di autolavaggio, gommisti e meccanici. Le regioni interessate da questa dinamicità sono concentrate per lo più nelle aree del Centro e del Nord Italia, rispettivamente con 1,9 e 1,5% di crescita annua (317 e 563 nuove officine aperte negli ultimi 12 mesi). Se però si fa un confronto con il 2014 lo scenario mostra delle differenze. Infatti, nel confronto si nota come su 5 settori 3 riportino il segno meno: meccanico, carrozzeria ed elettrauto. Nei primi due casi si tratta di normali oscillazioni di mercato, dovute in particolare nel caso della carrozzeria ad un calo nel numero del tasso di incidentalità, mentre per quanto riguarda le officine di elettrauto il trend negativo è dovuto alla progressiva confluenza verso la figura professionale del meccatronico, introdotta dalla legge 224/2012, che andrà a comprendere le competenze meccaniche e motoristiche così come quelle necessarie alla manutenzione dei software e sensori sempre più sofisticati che si trovano a bordo dei veicoli. Facendo un confronto tra il parco circolante, che nel 2015 – stando agli ultimi dati Aci disponibili – è stato di 37.351.233 autoveicoli, e le imprese di assistenza, 85.506 nel 2015, risulta che in Italia ci sono 436 auto per ogni officina. Un rapporto rimasto pressoché invariato rispetto al 2014 (era 1 su 444 vetture).