Blockchain, crescono gli investimenti automotive in tecnologia e sicurezza
Francesca Del Bello
Da una ricerca Ibm emerge la fiducia dei top manager dell’automotive nell’applicazione della blockchain al settore automobilistico
Il settore dell’automotive guarda con interesse sempre crescente alla tecnologia della blockchain: per un’industria che ha individuato nello sviluppo e nell’implementazione dell’auto connessa uno dei suoi più importanti obiettivi a breve termine, la tecnologia delle catene di blocchi potrebbe costituire un importante alleato. La creazione di un database decentralizzato e distribuito, composto da una serie di blocchi contenenti transazioni protette da complessi sistemi di crittografia, oltre a rendere praticamente inviolabili i dati in esso contenuti – uno dei vantaggi più significativi di questa tecnologia –, risulta avere svariate possibilità di applicazione all’interno del settore.
Anche se attualmente solo una piccola parte degli Original equipment manufacturer (Oem) si definisce già realmente pronta per sfruttare le enormi potenzialità che la tecnologia blockchain offre, il 62% dei top manager dell’industria automobilistica sostiene che questa tecnologia rappresenterà una forza dirompente entro il 2021. Sono questi i dati che emergono da un recente studio condotto dall’Ibm Institute for business value in collaborazione con Oxford Economics, intitolato ‘Daring to be the first, How auto pioneers are taking the plunge into blockchain’; la ricerca ha coinvolto 1.314 dirigenti del settore automotive distribuiti in 10 Paesi e 10 settori di business. In generale, la ricerca evidenzia diverse aree all’interno delle quali l’introduzione di sistemi basati sulla blockchain produrranno un significativo miglioramento e una maggiore efficienza operativa: le transazioni finanziarie fra i partecipanti all’ecosistema, l’autenticazione dell’accesso alle auto, l’esperienza clienti. All’interno dello studio emerge inoltre un dato significativo riguardante gli Oem di Cina, Germania e Messico, i quali hanno identificato nel settore post-vendita un ambito di particolare interesse relativamente allo sviluppo e alle potenzialità della tecnologia blockchain.
In effetti, ad oggi risulta ancora piuttosto difficile tracciare i componenti di un veicolo durante il loro ciclo di vita, aumentando di fatto la possibilità di utilizzo di pezzi contraffatti da parte di alcuni centri assistenza. Pertanto, la tecnologia blockchain risulterebbe utile nello sviluppo di sistemi di tracciabilità da applicare alla filiera di fornitura del settore automotive.
Ben Stanley, Ricerca automotive per l’Ibm Institute for Business Value, individua nella condivisione sicura dei dati, nelle transazioni per la condivisione di auto e tragitti e negli acquisti dal veicolo le tre direttrici principali dello sviluppo della blockchain per il 2019. “Stiamo muovendo i primi passi per quanto riguarda la blockchain nell’industria automobilistica”, afferma Stanley, “ma il potenziale è enorme”.
Anche se attualmente solo una piccola parte degli Original equipment manufacturer (Oem) si definisce già realmente pronta per sfruttare le enormi potenzialità che la tecnologia blockchain offre, il 62% dei top manager dell’industria automobilistica sostiene che questa tecnologia rappresenterà una forza dirompente entro il 2021. Sono questi i dati che emergono da un recente studio condotto dall’Ibm Institute for business value in collaborazione con Oxford Economics, intitolato ‘Daring to be the first, How auto pioneers are taking the plunge into blockchain’; la ricerca ha coinvolto 1.314 dirigenti del settore automotive distribuiti in 10 Paesi e 10 settori di business. In generale, la ricerca evidenzia diverse aree all’interno delle quali l’introduzione di sistemi basati sulla blockchain produrranno un significativo miglioramento e una maggiore efficienza operativa: le transazioni finanziarie fra i partecipanti all’ecosistema, l’autenticazione dell’accesso alle auto, l’esperienza clienti. All’interno dello studio emerge inoltre un dato significativo riguardante gli Oem di Cina, Germania e Messico, i quali hanno identificato nel settore post-vendita un ambito di particolare interesse relativamente allo sviluppo e alle potenzialità della tecnologia blockchain.
In effetti, ad oggi risulta ancora piuttosto difficile tracciare i componenti di un veicolo durante il loro ciclo di vita, aumentando di fatto la possibilità di utilizzo di pezzi contraffatti da parte di alcuni centri assistenza. Pertanto, la tecnologia blockchain risulterebbe utile nello sviluppo di sistemi di tracciabilità da applicare alla filiera di fornitura del settore automotive.
Ben Stanley, Ricerca automotive per l’Ibm Institute for Business Value, individua nella condivisione sicura dei dati, nelle transazioni per la condivisione di auto e tragitti e negli acquisti dal veicolo le tre direttrici principali dello sviluppo della blockchain per il 2019. “Stiamo muovendo i primi passi per quanto riguarda la blockchain nell’industria automobilistica”, afferma Stanley, “ma il potenziale è enorme”.
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