Officina X.0: intelligenza artificiale e connettività nel futuro dell’autoriparazione
Emiliano Costa
Veicoli intelligenti e connessi, il futuro della mobilità è sempre più smart e anche le officine di autoriparazione cambiano il proprio volto.
Veicoli intelligenti e connessi, il futuro della mobilità è sempre più smart e anche le officine di autoriparazione cambiano il proprio volto. Per la manutenzione e l’assistenza di questi autoveicoli servono attrezzature e professionalità sempre più complesse. Soprattutto, serve saper innovare la propria attività a partire da una nuova modello di business. Ma quale? I visitatori potranno scoprirlo al Padiglione 36 dove gli organizzatori di Autopromotec in collaborazione con Accenture hanno creato “Officina X.0”: un progetto nato nella precedente edizione con “Officina 4.0: Proof of Concept” e che oggi punta a valorizzare il ruolo della digitalizzazione e della connettività nel mondo dei servizi di riparazione. Nel mondo dell’automotive le officine e il mondo dei servizi di autoriparazione si stanno adeguando: le vetture sono collegate in rete e vivono in un ecosistema digitale che permette un flusso continuo di dati e informazioni sollecitati da tutti i diversi componenti del veicolo.
Allo stesso modo le attrezzature sono sempre più connesse, grazie all’internet of things, e i dati raccolti si integrano con quelli raccolti dai veicoli, così da fornire agli operatori un più completo quadro generale della vettura. Una “cartella clinica” dell’auto continuamente aggiornata in real time grazie alla connesione delle apparecchiature dell’officina. Il progetto Officina X.0 consiste in un viaggio, diviso in cinque capitoli, all’interno del mondo della riparazione. Il primo capitolo si concentra sul ruolo dell’assistente virtuale, e nello specifico il vocal assistant, che è di fatto un esempio di intelligenza artificiale che elabora dati e permette di dare assistenza al consumatore sulle sue necessità quotidiane. Il secondo invece, si focalizza sulla smart reception, in cui attraverso la lettura della targa del veicolo si riuscirà ad accedere a una sorta di “carta di identità della vettura. L’operatore potrà così risalire alle caratteristiche dell’auto, ma anche agli interventi già effettuati, ai ricambi sostituiti e alle problematiche già registrate in precedenza. Il terzo step si concentra sull’intervento vero e proprio, dalla verifica attraverso strumenti diagnostici della reale problematica della vettura all’intervento eseguito con il supporto della realtà aumentata.
La quarta fase è dedicata all’addittive manufacturing, mentre l’ultima riguarda il pagamento dell’intervento che avverrà in modo digitale: carta di credito, paypal, sistemi di pagamento android e IOS. Secondo diversi analisti del settore questi cambiamenti porteranno con sé non pochi vantaggi per le officine. In pratica chi sarà in grado di innovarsi e investire in professionalità e attrezzature intelligenti potrà riscontrare un reale aumento della produttività grazie all’ottimizzazione del processo di intervento e una più efficiente gestione delle risorse grazie a una migliore distribuzione del lavoro. Tracciabilità degli interventi, tecnologie innovative in officina e una maggiore attenzione alla clientela sono gli elementi per avere un business in futuro come Officina X.0
Allo stesso modo le attrezzature sono sempre più connesse, grazie all’internet of things, e i dati raccolti si integrano con quelli raccolti dai veicoli, così da fornire agli operatori un più completo quadro generale della vettura. Una “cartella clinica” dell’auto continuamente aggiornata in real time grazie alla connesione delle apparecchiature dell’officina. Il progetto Officina X.0 consiste in un viaggio, diviso in cinque capitoli, all’interno del mondo della riparazione. Il primo capitolo si concentra sul ruolo dell’assistente virtuale, e nello specifico il vocal assistant, che è di fatto un esempio di intelligenza artificiale che elabora dati e permette di dare assistenza al consumatore sulle sue necessità quotidiane. Il secondo invece, si focalizza sulla smart reception, in cui attraverso la lettura della targa del veicolo si riuscirà ad accedere a una sorta di “carta di identità della vettura. L’operatore potrà così risalire alle caratteristiche dell’auto, ma anche agli interventi già effettuati, ai ricambi sostituiti e alle problematiche già registrate in precedenza. Il terzo step si concentra sull’intervento vero e proprio, dalla verifica attraverso strumenti diagnostici della reale problematica della vettura all’intervento eseguito con il supporto della realtà aumentata.
La quarta fase è dedicata all’addittive manufacturing, mentre l’ultima riguarda il pagamento dell’intervento che avverrà in modo digitale: carta di credito, paypal, sistemi di pagamento android e IOS. Secondo diversi analisti del settore questi cambiamenti porteranno con sé non pochi vantaggi per le officine. In pratica chi sarà in grado di innovarsi e investire in professionalità e attrezzature intelligenti potrà riscontrare un reale aumento della produttività grazie all’ottimizzazione del processo di intervento e una più efficiente gestione delle risorse grazie a una migliore distribuzione del lavoro. Tracciabilità degli interventi, tecnologie innovative in officina e una maggiore attenzione alla clientela sono gli elementi per avere un business in futuro come Officina X.0