Google Maps e gli avvisi di sicurezza per le calamità naturali
Enrica Lazzarini
Schede informative e avvisi live su terremoti, uragani e inondazioni, per viaggiare in sicurezza e conoscere in tempo reale lo stato delle strade e dei territori colpiti
Non ce ne eravamo accorti, ma già nel 2019 Google Maps aveva introdotto e migliorato il servizio di avvisi sos su Google Maps in modo da informare tempestivamente gli utenti in occasione di calamità naturali o artificiali. La notizia però era passata in sordina in Italia, perlomeno fino alla settimana scorsa quando molti utenti della regione Emilia-Romagna hanno fatto i conti con le inondazioni e le frane causate dalla pioggia incessante del 2 e 3 maggio. In poco più di 36 ore, infatti, sono caduti al suolo 200 millimetri d’acqua, pari alla quantità di pioggia che il territorio riceve in circa 4 mesi. Questo ha fatto sì che “l'acqua di fiumi e torrenti nella zona colpita si sia innalzata di 7-8 metri in neanche 12 ore”, come ha affermato Luca Brocca, dell'Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Un nubifragio che ha portato a 23 corsi d’acqua in piena, 15 rotte di difese spondali e oltre 140 frane importanti in Appennino e altri 100 dissesti secondari. La prima stima dei danni supera il miliardo di euro, e il picco degli sfollati ha raggiunto quota 1.792 persone: è il numero maggiore nell’ultimo decennio. Le brecce principali sono avvenute sul fiume Lamone, con esondazioni che hanno interessato gli abitati di Bagnacavallo e Faenza; sul fiume Sillaro, con esondazioni che hanno interessato gli abitati di Spazzate Sassatelli, Sesto Imolese e Sasso Morelli, in comune di Imola, e Conselice; sul fiume Quaderna, con interessamento di Selva Malvezzi, in comune di Molinella e della località Sant’Antonio, a Medicina; sul Senio, con interessamento dell’abitato di Castel Bolognese.
Proprio durante quelle ore concitate, gli utenti di Google Maps che si sono messi in viaggio, hanno potuto ricevere direttamente sul proprio smartphone i primi avvisi di emergenza, visualizzando in tempo reale la situazione lungo il percorso stradale ed eventuali itinerari alternativi.
Nella pratica (vedi foto sottostante) si vede apparire una scheda con la visualizzazione sulla mappa della minaccia, e previsioni con orari e tasti rapidi per condividere l'allarme e/o la propria posizione con i contatti. Appare inoltre una visualizzazione grafica dettagliata della minaccia (sia essa uragano, terremoto o inondazione) insieme ad una serie di informazioni collaterali come le ultime notizie, i numeri di emergenza, eventuali messaggi dalle autorità locali e i consigli per allontanarsi dalla zona di rischio.
Un servizio molto utile e potenzialmente salvifico che ha permesso di gestire (per quanto possibile) il flusso del traffico durante le ore di massima emergenza.
Un nubifragio che ha portato a 23 corsi d’acqua in piena, 15 rotte di difese spondali e oltre 140 frane importanti in Appennino e altri 100 dissesti secondari. La prima stima dei danni supera il miliardo di euro, e il picco degli sfollati ha raggiunto quota 1.792 persone: è il numero maggiore nell’ultimo decennio. Le brecce principali sono avvenute sul fiume Lamone, con esondazioni che hanno interessato gli abitati di Bagnacavallo e Faenza; sul fiume Sillaro, con esondazioni che hanno interessato gli abitati di Spazzate Sassatelli, Sesto Imolese e Sasso Morelli, in comune di Imola, e Conselice; sul fiume Quaderna, con interessamento di Selva Malvezzi, in comune di Molinella e della località Sant’Antonio, a Medicina; sul Senio, con interessamento dell’abitato di Castel Bolognese.
Proprio durante quelle ore concitate, gli utenti di Google Maps che si sono messi in viaggio, hanno potuto ricevere direttamente sul proprio smartphone i primi avvisi di emergenza, visualizzando in tempo reale la situazione lungo il percorso stradale ed eventuali itinerari alternativi.
Nella pratica (vedi foto sottostante) si vede apparire una scheda con la visualizzazione sulla mappa della minaccia, e previsioni con orari e tasti rapidi per condividere l'allarme e/o la propria posizione con i contatti. Appare inoltre una visualizzazione grafica dettagliata della minaccia (sia essa uragano, terremoto o inondazione) insieme ad una serie di informazioni collaterali come le ultime notizie, i numeri di emergenza, eventuali messaggi dalle autorità locali e i consigli per allontanarsi dalla zona di rischio.
Un servizio molto utile e potenzialmente salvifico che ha permesso di gestire (per quanto possibile) il flusso del traffico durante le ore di massima emergenza.