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Luglio/Agosto 2018

Dazi auto, cosa rischia l'industria europea delle quattro ruote da una guerra commerciale

Dino Collazzo

In Europa l'industria dell'automotive occupa, tra diretti e indiretti, 3,4 milioni di lavoratori, produce 23 milioni di veicoli a motore e genera un surplus commericla di 90,3 miliardi di euro. È quanto emerge dal report "The automobile industry pocket guide" realizzato da Acea (European Automobile Manufacturers' Association). 

Investimenti in innovazione, una bilancia commerciale positiva e uno stabile livello dell’occupazione. L’industria automobilistica europea sta lentamente tornando ai livelli pre-crisi e lo dimostrano i dati pubblicati da Acea (European automobile manufacturers association) nel rapporto "The automobile industry pocket guide". Il rischio però di una guerra commerciale tra le due sponde dell’Atlantico – i dazi su acciaio e alluminio e quelli al 20 per cento sulle importazioni di auto dall’Europa verso gli Usa – in cui si inserisce anche quella tra l’economia a stelle e strisce e quella cinese – con ricadute negative anche per alcuni costruttori europei che producono in Usa i veicoli che esportano in Cina – potrebbe avere ripercussioni pesanti sull’intero comparto. La tensione politica tra l’Unione europea e il presidente Trump, relativa all’innalzamento delle tariffe doganali, continua infatti ad agitare i mercati. Tanto che alcune aziende del settore hanno lanciato un profit warning (allarme sugli utili). Considerato che il settore automotive fa da traino all'intera economia europea, una contrazione sugli utili delle aziende che operano direttamente o indirettamente in questo campo potrebbe anestetizzare la ripresa e mettere a rischio interessi e posti di lavoro.

Al di là delle preoccupazioni legittime sul futuro del comparto e delle ricadute che le decisioni prese nei palazzi istituzionali avranno sull’economia reale, i dati riportati dall’Acea sul settore europeo fotografano un’industria in ripresa e pronta ad affrontare le sfide poste dalla rivoluzione tecnologica che sta investendo le quattro ruote: elettrificazione dei veicoli, connettività e guida autonoma. In Europa, stando ai dati Eurostat contenuti nel report, i lavoratori occupati nell’industria automobilistica, tra diretti e indiretti, sono 3,4 milioni. Quest’ultimi nel 2017 hanno prodotto 23 milioni di veicoli a motore (il 23,3 per cento sul totale realizzato a livello globale) di cui 5,9 milioni hanno lasciato il vecchio continente con un biglietto di sola andata per l’estero. I mercati più attrattivi per la produzione europea sono Stati Uniti, Cina e Turchia. Il primato tra tutti i veicoli esportati spetta alle automobili con 5,4 milioni di modelli. Il surplus commerciale generato dall'intero settore nei 12 mesi precedenti è stato di 90,3 miliardi di euro. Se questi dati mostrano il lavoro fatto fino a ora dalle case costruttrici e dalla loro filiera, un aspetto molto più interessante riguarda invece l’innovazione. Su questo fronte il settore automotive risulta il più attivo a livello europeo rispetto agli altri comparti manifatturieri. Infatti, stando a quanto contenuto nel documento “Quadro di valutazione degli investimenti industriali della Ue in ricerca e sviluppo del 2017” realizzato dalla Commissione europea, l’industria delle quattro ruote con i suoi fornitori investono ogni anno 53,8 miliardi di euro.  

1° Grafico: Occupazione

2°Grafico: Produzione

3° Grafico: Commercio

4° Grafico Innovazione




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