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Marzo 2018

Auto elettriche, nel 2030 tra Cina, Europa e Usa ne circoleranno 164 milioni

di Redazione

Secondo un’analisi dell’Osservatorio Autopromotec, sulla base di uno studio realizzato dalla società di consulenza internazionale PwC, in 12 anni si registrerà un aumento dei volumi di oltre 65 volte rispetto alle 2,5 milioni del 2017.
 
Entro il 2030 il numero di veicoli elettrici in circolazione nei principali mercati automobilistici mondiali (Cina, Europa, Stati Uniti) raggiungerà quota 164 milioni di unità, aumentando i volumi di oltre 65 volte rispetto alle 2,5 milioni di unità del 2017. A livello di mercati, la Cina, che è già attualmente prima al mondo in quanto a diffusione di veicoli elettrici con 1,2 milioni di unità circolanti nel 2017, rafforzerà notevolemente la propria leadership mondiale arrivando entro il 2030 a quota 73,7 milioni. Dietro la Cina, seguiranno a grande distanza Europa e Stati Uniti, rispettivamente con 45,4 e 45 milioni di unità circolanti. Queste previsioni derivano da un’elaborazione dell’Osservatorio Autopromotec  sulla base di uno studio realizzato dalla società di consulenza internazionale PwC, che ha analizzato l’andamento del mercato automobilistico nei prossimi anni guardando soprattutto alle principali tendenze di medio-lungo periodo: mobilità elettrica, connettività, guida autonoma.
 
Come emerge dalla tabella, i veicoli elettrici aumenteranno gradualmente la loro penetrazione fino al 2020, per poi accelerare considerevolmente a partire dal 2025. Secondo lo studio di PwC, la diffusione delle auto elettriche sarà spinta dalle sempre più stringenti normative dei governi sulle emissioni, dal miglioramento della rete dei punti di ricarica, oltre che dal calo dei prezzi delle batterie.
 
  2017 2020 2025 2030
Cina 1.2 4.0 20.5 73.7
Europa 0.8 1.5 9.5 45.4
Usa 0.5 2.2 11.3 45.0
Totale 2.5 7.6 41.2 164.0


L’auto elettrica sarà dunque sempre più presente nella mobilità del domani. Naturalmente, sottolinea l’Osservatorio Autopromotec, la transizione ai veicoli elettrici richiederà un grosso sforzo da parte dei nuovi fornitori di infrastrutture di ricarica, dei governi chiamati a esercitare la funzione di regolamentazione, di definizione degli standard e di incentivazione, nonché dell’industria automobilistica, già da oggi impegnata nel migliorare l’autonomia dei veicoli e in generale nello sviluppare auto e batterie dalle prestazioni sempre migliori. Anche il mondo dell’autoriparazione sarà fortemente interessato dalla rivoluzione dell’auto elettrica. Gli autoriparatori devono essere pronti a “mettere le mani” su queste tipologie di auto, la cui manutenzione ordinaria e straordinaria, rispetto ad una vettura con motore termico, richiede un’attenzione particolare. Per sua conformazione, un’auto elettrica non prevede infatti la sostituzione di candele, iniettori o filtri, nello specifico dell’aria, del combustibile e dell’olio lubrificante, né deve essere sottoposta a test sulle emissioni inquinanti.
 
Le manutenzioni si concentrano invece su tutto ciò che riguarda il comparto elettrotecnico che, essendo spesso sofisticato, richiede attenzioni mirate e programmate. Importante, in particolare, è la verifica dell’efficienza delle batterie (elemento fondamentale per il funzionamento del veicolo), delle centraline e di altre componenti (inverter, motori elettrici, ecc.). Naturalmente, oltre a tenere conto delle direttive della casa madre fornite per ogni singolo veicolo, la manutenzione di un’auto elettrica non trascura i consueti interventi legati alla sicurezza di guida, interventi che riguardano l’assetto, i pneumatici, gli ammortizzatori e lo stato di fari, impianto frenante e tergicristalli. In aggiunta alle conoscenze fondamentali sull’elettrotecnica e sulla funzionalità dei veicoli elettrici, gli autoriparatori devono inoltre essere formati e informati sulle misure di sicurezza e protettive da adottare negli interventi a contatto o in prossimità con parti sotto tensione (nei veicoli elettrici, la tensione di alimentazione del motore raggiunge valori di parecchie centinaia di volt).

La manutenzione delle auto elettriche presenta insomma specificità da non sottovalutare, sia dal punto di vista delle attrezzature adoperate per eseguire i controlli sia da quello della formazione del personale. Con la diffusione di massa dell’auto elettrica, compito dell’autoriparatore del domani sarà quello di puntare su una specializzazione sempre maggiore, acquisendo competenze nuove e investendo in tecnologia e formazione per assicurare un servizio di post vendita efficace e di qualità. Di questi temi, ma non solo, se ne parlerà diffusamente in occasione di Autopromotec Conference, in programma dal 13 al 14 giugno presso l’Unipol Arena di Casalecchio di Reno (BO)
 
 



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